Sezione Novecento
Al secondo piano del palazzo, dipinti, sculture, fotografie e prototipi d’arredo documentano i momenti salienti della creatività artistica del XX secolo a Como.
La sezione si apre con nove grandi pannelli fotoceramici di Marcello Nizzoli, realizzati negli anni '30 per la facciata della Casa del Fascio di Giuseppe Terragni.
Due sale (2.2, 2.3) sono dedicate al grande architetto futurista Antonio Sant'Elia: una postazione multimediale permette di visionare gli oltre 180 disegni architettonici della collezione civica.
Il percorso prosegue con le opere degli anni '30 e '40 del Gruppo Como (2.4), Mario Radice, Manlio Rho, Carla Badiali, Carla Prina e Aldo Galli.
Le sale 2.5 e 2.6 sono dedicate a Giuseppe Terragni e all'asilo Sant’Elia, con gli arredi d’epoca originali a misura di bambino accompagnati da materiale fotografico e storico relativi alla genesi del progetto architettonico dell’asilo, costruito nel 1936.
Nella sala 2.7 sono riuniti gli astrattisti di seconda generazione, con opere degli anni ’50, ‘60 e ’70 di Aldo Galli – rappresentato nella sua ricerca bi e tridimensionale – Alvaro Molteni e Mario Asnago.
Si prosegue poi con le ultimissime ricerche del contemporaneo: nella sala 2.8 dialogano l’una con l’altra le sculture di Angelo Tenchio, Nicola Salvatore e Bruno Munari accanto alle opere pittoriche di Collina, Tagliabue, Vairo, Betto Lotti.
L'ultima sala (2.9) è dedicata a Ico Parisi, architetto e designer, eclettico interprete della sintesi delle arti, rappresentato con disegni, fotografie, opere pittoriche, sculture e prototipi di design.
Il percorso espositivo si chiude idealmente con la grande tela contemporanea Angeli nella notte stellata o le tre oche, una delle opere più note e poetiche di Giuliano Collina.