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Vincenzo Schiavio tra Divisionismo e Realismo

da  08 ott 2021   a  05 dic 2021

Como celebra l’artista comasco
Mostra

Cos'è

Locandina Vincenzo Schiavio_revCCVincenzo Schiavio tra Divisionismo e Realismo 
Como celebra l’artista comasco in due sedi: Broletto e Pinacoteca

Una selezione di oltre 60 dipinti del pittore divisionista comasco Vincenzo Schiavio, provenienti da collezioni private e dalla Pinacoteca civica saranno esposti dal 9 ottobre al 5 dicembre 2021 nel salone espositivo al primo piano del Broletto.  
Un percorso pittorico che attraversa l’intero arco della ricca produzione artistica, dai primi decenni agli inizi degli anni 50 del ‘900.
La città di Como celebra così il suo artista quarant’anni dopo l’ultima grande antologica curata da Alberto Longatti, ospitata nel salone San Francesco (oggi Spazio Ratti), e segna un nuovo inizio al lavoro di ricerca e di critica sull’opera del maestro di Gorla.

In contemporanea, in Pinacoteca, nello spazio espositivo Campo quadro, al primo piano, sarà possibile ammirare altre opere selezionate del maestro, mai esposte prima.

La mostra e il catalogo a cura di Giorgio Taroni sono l’occasione per riscoprire, far conoscere ed apprezzare l’opera di Schiavio oltre le mura della città, enfatizzandone lo spirito di libertà spirituale, di intensità poetica, di solido e instancabile “mestiere” nell’accezione più alta del termine.

Nato a Gorla di Veleso (Como) il 19 luglio 1888, nel 1902 Vincenzo Schiavio abbandona gli studi per mantenere la famiglia in seguito alla morte prematura del padre. Inizia a dipingere da autodidatta, rappresentando i paesaggi che circondano il lago di Como attraverso un personalissimo divisionismo.
Nel 1914 è alla Biennale di Brera nel 1914 e partecipa alla Grande Guerra sull’Adamello.
Nel 1919 stabilisce il suo studio a Como, in via Dottesio. Partecipa a numerose esposizioni personali e collettive: la “Mostra dei pittori ex combattenti” al Salone Broletto nel 1923, l’“Esposizione Nazionale d’Arte Moderna” nel 1927, la “Mostra di artisti comaschi” a favore della Colonia Dux nel 1929.
Valente alpinista, partecipa a molte importanti ascensioni. Grazie al matrimonio con Rachele Molinari raggiunge una stabilità economica che gli permette di dedicarsi interamente alla pittura.
Negli anni Trenta la sua tecnica pittorica si fa più personale. Espone al Broletto nel 1935, alla III Biennale di Brera, alla Permanente di Milano e alla Promotrice di Torino, oltre che in numerose mostre del Sindacato fascista di Belle Arti. Di carattere schivo e riservato, si tiene in stretto contatto con molti artisti del tempo: Pietro Clerici, Achille Zambelli, Eligio Torno, Paolo Discacciati, Luigi Binaghi, Pierino Saibene, gli astrattisti Mario Radice e Manlio Rho.
Stringe forti legami con Baldassare Longoni, Ugo Bernasconi e Carlo Fornara. Negli anni Quaranta il suo stile pittorico evolve verso un maggiore realismo, anche grazie ai contatti con Donato Frisia e Arturo Tosi. Il decennio successivo si apre con varie personali e la partecipazione a importanti rassegne, quali la XXV Biennale di Venezia del 1950 e la VI Quadriennale di Roma del 1951/1952 e di nuovo la XXVII Biennale nel 1954.
Muore il 9 settembre 1954, in un momento in cui la sua fama valica i confini comaschi.

Orari

da  08 ott 2021   a  05 dic 2021

Da martedì a venerdì  dalle ore 14 alle ore 18
Sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 18
Lunedì 1 novembre 2021 apertura dalle ore 10 alle ore 18

dove: Broletto, piazza Duomo - Como

Ingresso gratuito – green pass obbligatorio

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