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Data:  15 dic 2023

Sostieni con l'Art Bonus il restauro di due ritratti gioviani

La Pinacoteca civica lancia l’Art Bonus, ovvero la raccolta di fondi liberale a sostegno della cultura, istituita dal Ministero della Cultura, per il restauro di due dipinti delle collezioni civiche: si tratta dei ritratti raffiguranti Cosimo de’ Medici e Pietro Bembo, della collezione gioviana.

L’iniziativa è un ulteriore passo verso la iena fruizione e valorizzazione della raccolta iniziata nel 2021 e che ad oggi ha permesso di restaurare e recuperare quasi tutte le opere della collezione.

La Pinacoteca civica di Como conserva infatti 38 dipinti originali della cinquecentesca collezione di ritratti di Uomini Illustri di Paolo Giovio, una quadreria importante per Como perché è qui che è nato il concetto moderno di museo inteso come un luogo dove collezionare, conservare ed esporre opere d’arte.

Solo parte dei ritratti sono visibili al pubblico, mentre gli altri non sono stati mai esposti per via delle delicate condizioni conservative che ne obbligavano la collocazione nei depositi.

Dal 2021 ad oggi quasi tutta la collezione è stata recuperata grazie ad una massiccia campagna di restauro, che ha impiegato forze interne ed esterne, tra cui proprio l’Art bonus nel 2021, una partnership con l’Accademia Aldo Galli Ied  di Como indirizzo Restauro, la disponibilità di Associazioni, Club ed Enti del territorio come Inner Wheel o musei italiani e stranieri nell'ambito di prestiti e scambi con la Pinacoteca.

Ora ne mancano solo due!

Qui di seguito una breve descrizione dei dipinti, tratta da un testo di Bruno Fasola, uno dei massimi studiosi della collezione gioviana:

Autore ignoto
Ritratto di Cosimo de’ Medici
olio su tela
prima metà del XVI secolo
Il ritratto di Cosimo de’ Medici (Il vecchio) è tra i gioviani, uno di quelli di maggior importanza in termini di rilevanza del personaggio. Non poteva infatti mancare nella collezione di Paolo Giovio, il ritratto del capostipite della casata dei Medici, che oltretutto portava il nome del protettore più assiduo del Giovio stesso, quel Cosimo I duca di Firenze, presso cui morì appunto il vescovo comasco e che fece copiare per sé i ritratti del Museo oggi agli Uffizi. “Con questo viso splendidamente a metà tra severità e allegria Cosimo de’Medici mostrava tutta la forza intatta, della sua dote più importante, la straordinaria saggezza.” Questo è l’elogio che accompagnava il ritratto.  Cosimo appare di profilo e vestito di un cappello e una toga rossa. Questa rappresentazione rientra nell’iconografia tradizionale di Cosimo la cui fisionomia è tratta da una serie di medaglie, a lui contemporanee, che furono la base per i numerosi ritratti dei Cosimo Medici tra cui i più famosi sono il dipinto di Pontormo custodito agli Uffizi e un piccolo ritratto del Bronzino del Museo Mediceo di Firenze. È dunque quasi certo che anche il dipinto comasco derivi da una di queste medaglie di cui si può vederne una rappresentazione in un altro dipinto, ora agli Uffizi, nelle mani di un giovane ritratto da Botticelli. La veridicità storica di questo dipinto è dunque di assoluta rilevanza.

Autore ignoto
Ritratto di Pietro Bembo
olio su tela
prima metà del XVI secolo
Il ritratto raffigura il cardinal Pietro Bembo (Venezia, 20 maggio 1470 – Roma, 18 gennaio 1547), un personaggio molto in vista negli ambienti culturali romani, specialmente in quella corte pontificia medicea della quale faceva parte anche Paolo Giovio. Con molta probabilità dunque, Giovio lo conosceva personalmente.
Il ritratto, probabilmente  dipinto dal vero, deve essere stato realizzato tra il 1539, data dell’elevazione del Bembo alla porpora cardinalizia e il 1546, data in cui il Giovio certifica di possederlo. Un’ipotesi attributiva è al momento difficile a causa delle cattive condizioni conservative della tela. Ci sono comunque analogie stilistiche con l’autore di un altro dipinto della Pinacoteca di Como, il ritratto di Giovan Giorgio Trissino, e si potrebbe dunque ipotizzare una stessa mano per entrambi i ritratti. Il restauro, oltre a riportare il dipinto ad antica luce, potrebbe far emergere ulteriori particolari utili per una ipotesi attributiva.

Il costo complessivo dell’intervento di restauro per la messa in sicurezza e il recupero delle condizioni originali delle due opere ammonta ad 8.000 Euro.
Per far sì che questo progetto si concretizzi, la Pinacoteca lancia dunque un appello a cittadini, imprese e tutte quelle realtà, che attraverso il semplice meccanismo dell’Art Bonus possono diventare mecenati dando un contributo per riportare i due dipinti all’antico splendore.

Possono donare singole persone o imprese, l’Art Bonus rappresenta infatti un vantaggio fiscale: donare ad es. 100 Euro costa solo 35 Euro, il 65% si recupera come credito di imposta. I mecenati possono donare anche in forma anonima.

Per informazioni sulle opere e sul progetto: https://artbonus.gov.it/2554-ritratto-di-cosimo-de-medici-e-ritratto-di-pietro-bembo.html

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