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In Pinacoteca due sale dedicate a Giuseppe Terragni

Data:  16 apr 2020

Nell'ambito dei lavori di riallestimento della sezione Novecento

609x305_laculturafabeneTerragniNel mese di febbraio in Pinacoteca sono iniziati i lavori di riallestimento della sezione del Novecento che porteranno all'inaugurazione di due sale dedicate a Giuseppe Terragni e al suo asilo Sant’Elia, dopo la mostra che lo ha visto protagonista nel 2018.
La nuova sezione avrebbe dovuto essere inaugurata sabato 18 aprile, nel giorno di nascita dell’architetto razionalista, ma l’emergenza sanitaria ha imposto un cambiamento di programma. Vogliamo presentarvela nel giorno prescelto, anche se virtualmente, invitandovi a scoprirla dal vivo quando le condizioni consentiranno la riapertura degli spazi museali.
In un concept immersivo, saranno esposti gli arredi d’epoca originali da lui progettati, recuperati dai depositi comunali e attentamente restaurati, accompagnati da fotografie e documenti d'archivio che spiegano la genesi architettonica dell'edificio costruito negli anni '30.

Anche le sale adiacenti sono state interessate da interventi di revisione complessiva, partendo dalla verifica dello stato conservativo delle opere esposte e una selezione differente: sono stati inseriti nel percorso espositivo permanente capolavori precedentemente conservati nei depositi.

Saranno fruibili dal pubblico l’importante disegno Studio per grande affresco nella Sala del Direttorio della Casa del Fascio di Como di Mario Radice del 1936, Officina 3 e Composizione di Aldo Galli, che ben rappresentano la sua ricerca artistica degli anni ’70, e una composizione astratta di Mario Asnago, eseguita nel periodo successivo alla frequentazione degli astrattisti, in cui permane un ricordo di figurazione.

La sala più grande vuole valorizzare il Gruppo Como, ovvero gli astrattisti comaschi Radice, Galli, Rho, Badiali, Prina, con opere pittoriche e scultoree emblematiche degli anni ’30 – ’40. La sala adiacente esalta gli astrattisti di seconda generazione, con opere degli anni ’50, ‘60 e ’70 di Aldo Galli – rappresentato nella sua ricerca bi e tridimensionale - Alvaro Molteni e Mario Asnago.

Finalmente riunite nello stesso spazio e messe in dialogo l’una con l’altra, anche le sculture contemporanee di Angelo Tenchio, Nicola Salvatore e Bruno Munari adesso si potranno ammirare nella stanza vicina agli astrattisti.

 

Il progetto di revisione di tutto il secondo piano del Novecento è comunque in divenire e, ad eccezione delle nuove sale dedicate a Terragni, sarà oggetto di ulteriori rinnovamenti, in vista di una prossima valorizzazione di artisti come Antonio Sant’Elia, Mario Radice, Ico Parisi e non solo.

Questo work in progress sarà l’occasione per recuperare il valore del nostro patrimonio storico artistico in stretta sinergia con la città, il territorio di cui è espressione.

La Pinacoteca vi aspetta con queste belle e interessanti novità, non appena sarà nuovamente possibile accogliere i visitatori.

 

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