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Il 6 aprile 1520 moriva a Roma Raffaello Sanzio

Data:  06 apr 2020

In Pinacoteca a Como tre opere legate al grande artista

500 anni fa (era il 6 aprile 1520) moriva a Roma il grande Raffaello Sanzio.
Anche la Pinacoteca di Como lo ricorda, facendo conoscere tre opere delle proprie collezioni legate alla storia del genio del Rinascimento. 

 

P081_Ambito emiliano_Madonna con Bambino e S. GiovanninoMadonna con Bambino e San Giovannino

Datazione
post 1590 - ante 1599
Autore
ambito emiliano
Materia e tecnica
olio su tela
Misure
largh.21, alt.74

La Madonna, a mezzo busto, chinata, tiene in braccio il Bambino che, a sua volta, abbraccia la testa di S. Giovannino.

Non sono reperibili notizie sulla provenienza dell'opera nei documenti posseduti dai Musei Civici.
La composizione in tondo si ispira chiaramente alla celebre Madonna della Seggiola di Raffaello (1514) conservata a Palazzo Pitti. Rispetto a questo modello, però, il Bambino, anzichè voltare le spalle a S. Giovannino, tende le mani verso di lui. Il duplice abbraccio che ne risulta - della Vergine e di Gesù - richiama un altro fortunato modello rinascimentale: il cartone di Leonardo con S. Anna, la Madonna il Bambino e S. Giovannino (1498-1500) alla National Gallery di Londra che, pure, è alla base di composizioni di seguaci leonardesche testimoniate, per esempio, dalla presenza di copie cinquecentesche da Cesare da Sesto (Madonna col Bambino, S. Giuseppe, S. Giovannino e Santi) e da Cesare Magni (Sacra Famiglia con S. Giovannino) (Carminati, 1999) nella collezione del cardinale milanese Cesare Monti passate alla Quadreria dell'Arcivescovado.
Rispetto a queste opere, la tela di Como rivela una prevalente tensione idealistica di estrazione emiliana, alimentata, a Bologna, dall'insegnamento dei Carracci che nella loro scuola degli Incamminati, aperta verso il 1585, invitavano gli allievi ad esercitarsi guardando ai maestri del Rinascimento.


La scheda dettagliata dell'opera


madonna della seggiola"Raffaello, Madonna of the Chair" by f_snarfel is licensed under CC BY-NC 2.0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 



Affresco SS. Cosma e Damiano, pinacoteca ComoLa Vergine col Bambino tra i santi Cosma e Damiano
Sezione rinascimentale
Datazione    
sec. XVI
Autore    
Maestro dei SS. Cosma e Damiano
Materia tecnica    
intonaco staccato/ applicazione su tela/ pittura a fresco
Misure    
alt. 166, largh. 168

È raffigurata al centro la Madonna col Bambino, seduta su un sedile di pietra posto davanti a una palma; ai lati sono disposti i due santi fratelli Cosma e Damiano, riconoscibili dagli oggetti che reggono tra le mani. All'estrema destra un albero su cui poggia un gufo.

L'affresco, che decorava in origine una parete della distrutta chiesa dei santi Cosma e Damiano in Como, venne donato al Museo Civico nel 1898 dal Vescovo Teodoro e nello stesso anno fu staccato da Giuseppe Stefanoni di Bergamo per incarico del Comune.
Le fonti figurative dell'opera rimandano alla produzione artistica dei primi decenni del Cinquecento: il gruppo della Madonna col Bambino è una citazione puntuale della Madonna di Foligno di Raffaello della Pinacoteca Vaticana (eseguita tra il 1511- 1512 circa), mentre alla cultura lombarda rimandano le figure dei due santi, che rilevano influssi bramantineschi, e la stesura pittorica con delicati giochi chiaroscurali, legati alle esperienze leonardesche in Lombardia come pure alla prima produzione di cesare da Sesto.

La scheda dettagliata dell'opera

 

 

 

Raffaello_MadonnaDiFoligno_Musei VaticaniMaggiori informazioni sulla Madonna di Foligno dei Musei Vaticani 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

B. Campi_Baldassarre Castiglione_pinacoteca comoRitratto di Baldassarre Castiglione

Sezione rinascimentale
Datazione    
post 1540 - ante 1552
Autore    
Bernardino Campi
Materia tecnica    
olio su tela
Misure    
alt. 116, largh. 93

Il personaggio è raffigurato a mezzo busto e ha una barba fluente.
Veste un abito nero ornato di pelliccia e ha il capo scoperto; tiene un foglio nella mano sinistra.
L'immagine del Castiglione appare derivata da un prototipo raffaellesco, quello conosciuto solo attraverso una copia (coll.Torlonia, ora esposta nella Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma), proveniente da casa Castiglione a Mantova.
Del dipinto esistono due copie: quella degli Uffizi e quella dell'Ambrosiana.

Fa parte della collezione dei ritratti degli Uomini Illustri di Paolo Giovio, il cinquecentesco ritratto dell'umanista, letterato e diplomatico Baldassarre Castiglione, dipinto da Bernardino Campi.
Raffaello era amico del Castiglione e gli fece un ritratto, ora conservato al Louvre.


La scheda dettagliata dell'opera

 

 

Raffaello_Baldassarre_Castiglione_Louvre_Maggiori informazioni sul Ritratto di Baldassarre Castiglione del Louvre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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