Incontro con Gianvito Martino, neuroscienziato, direttore scientifico dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

 “Il cervello è un enorme mistero che stiamo ancora esplorando”: con 200 miliardi di cellule tra di loro fortemente interconnesse, una capacità di stoccaggio dati tra i 3 e i 1.000 terabyte, la capacità di produrre fino a 1.000
nuove cellule al giorno, un milione di miliardi di sinapsi e il consumo di energia di una lampadina da 20 watt, il cervello resta uno degli organi più complessi e affascinanti del nostro corpo, tutt’oggi conosciuto solo in parte.
Non solo non siamo ancora riusciti a comprendere come le varie cellule del cervello arrivino a “decidere” di interagire tra di loro per dare origine a un pensiero o a un’azione concreta, ma nemmeno compiutamente riempiti di significato, dal punto di vista scientifico, sono termini come intelligenza, memoria, coscienza e empatia. Ciononostante il nostro agire è il prodotto delle funzioni del cervello, quindi studiare “l’uomo che pensa” può aiutarci a capire “l’uomo che fa”.