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La mano aperta e il pugno: pace e guerra come stili di pensiero e forme d’esperienza

Data:  08 nov 2022 dalle 15:00 alle 23:59

Oltre l'arcobaleno - Università popolare
Incontri e Corsi

Cos'è

università popolare comoOltre l’arcobaleno
Università Popolare
Anno accademico 2022/2023
L'Università Popolare è un’associazione di promozione sociale, espressione e parte integrante del progetto di “cittadinanza attiva” dell’Auser. Tutte le attività sono ispirate alla finalità di offrire occasioni per coltivare il piacere di continuare ad apprendere in un contesto attento alla qualità delle relazioni tra le persone, in un confronto comunicativo ricco e vivace.
I soci sono prevalentemente in età matura, ma l’Università Popolare è aperta alle persone di tutte le età ed è particolarmente interessata al rapporto con i giovani con i quali sono state più volte realizzate attività di confronto e scambio.
Per partecipare agli incontri dell’Università Popolare non è necessario alcun titolo di studio.
I corsi sono aperti alle persone che si iscrivono e che si sono dotate della tessera dell’Associazione.
Altre iniziative sono pensate e realizzate come offerta culturale e sociale a tutta la cittadinanza.

Abissi di guerra, orizzonti di pace. Spingere lo sguardo al di là delle macerie
In pace con la Terra. Con questo titolo, che era anche una speranza attiva, un impegno comune per pensare un modo di vita più felice, dove vivere bene con gli altri, con relazioni positive, di cura e di solidarietà estese a regole condivise per abitare bene la Terra, ci eravamo incontrati poco prima della pandemia.
Cosa ne resta dopo i traumi di questi anni? In questo momento incombe la minaccia della guerra; davanti ai nostri occhi si mostrano in modo osceno i suoi orrori che sono l’opposto del rispetto della vita e della dignità nel dialogo rispettoso delle differenze; si giunge alla distruzione estrema che è l’opposto di una gestione armoniosa del rapporto con i luoghi e con l’armonia di quel grande Altro che è la Terra.
Da qui possiamo partire per una riflessione generale che (senza rincorrere la cronaca, non possiamo prevedere quali saranno le evoluzioni belliche da qui a due mesi) provi a darle un senso, per ricostruire oltre le macerie materiali e metaforiche di questi tempi.

Martedì 8 novembre 2022
Ore 15.00
La mano aperta e il pugno: pace e guerra come stili di pensiero e forme d’esperienza
Claudio Fontana
Primo Levi ne La tregua ci parla della vergogna, “quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altri, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa”.
Con questo stato d’animo possiamo iniziare le nostre riflessioni.
La guerra porta all’estremo le opposizioni, la ricerca del nemico. Intrappola entro ambiti chiusi il senso di solidarietà. Noi e loro, chi è dentro e chi è fuori. L’obiettivo da raggiungere anche a costo della vita. Ciò che è sacro legittima ogni azione. Ma la stessa guerra, che per natura tende a diventare globale e a superare ogni limite, ha effetti sempre globali, oggi ancor più che nel passato. Effetti globali e non solo locali, ma effetti anche nel quotidiano e nel modo di vivere le relazioni e i conflitti a partire da ognuno di noi. Proviamo ad aprirci al futuro, a partire dagli esempi del passato e dalle incertezze, ma anche ricchezze, delle nostre esperienze. 

Orari

Data:  08 nov 2022 dalle 15:00 alle 23:59

Ore 15.00

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