Torna all’Arena del Teatro Sociale di Como il Festival Como Città della Musica, dopo due anni passati in altri luoghi.
Questa quindicesima edizione è intitolata Prediletti dalle stelle, citazione tratta da L’elisir d’amore, opera che inaugura il Festival, ma che vuole riferirsi alle stelle in maniera più ampia: dalla volta celeste e al cielo notturno che faranno da splendida cornice ai nostri spettacoli, fino alle stelle del cinema con un richiamo a Charlie Chaplin nell’immagine e un leitmotiv cinematografico che si intreccerà nella programmazione.

INTORNO AL FESTIVAL
Intriganti ed accattivanti, gli appuntamenti di Intorno al Festival riscuotono ogni anno sempre più interesse tra il pubblico. Nati come corollario agli spettacoli del Festival, hanno oggi un’identità propria ed un seguito sempre maggiore. A rendere queste chicche uniche nel loro genere è la combinazione di tre elementi imprescindibili: musica di alto livello, luoghi dal sicuro fascino ed orari inconsueti.

Hilton Rooftop
Giovedì 14 luglio 2022
ore 19.00
FOTOGRAMMI DI MUSICA
Schubert regista di un magistrale quartetto
Georg Friedrich Händel (1685-1759) Suite n. 4 in re minore HWV 437, Sarabanda
Franz Schubert (1797-1828)
Quartetto per archi n. 14 in re minore D810, La morte e la fanciulla
con Quartetto Lario
Violino I Clementina Valente                                                        
Violino II Nicolò Vara                                                        
Viola Laura Domenis                                                       
Violoncello Beatrice Arizza
Un giovane quartetto del territorio comasco ci porta tra le musiche del cinema internazionale.
Sarabanda di Händel, con l’adattamento per orchestra del compositore americano Leonard Rosenman, diventa una delle colonne sonore più famose della storia del cinema, come tema musicale principale del film Barry Lyndon di Stanley Kubrick del 1975. Questo tema lento, forte e solenne, accompagna la vita tragica, oscura e mortale di Barry Lyndon, per tutto il film, dalla sua infanzia alla sua morte, come una lunga marcia funebre. Ritroviamo, invece, La morte e la fanciulla di Franz Schubert nell’omonimo film del 1994 diretto da Roman Polański, il cui protagonista era solito ascoltare l’opera mentre torturava le sue vittime.