Museo Archeologico Paolo Giovio - Il palazzo
Museo Archeologico Paolo Giovio - Il palazzo
Il video propone una serie di immagini relative a Palazzo Giovio, sede del Museo Archeologico di Como, che attraverso suggestive riprese effettuate da diverse prospettive descrive l'edificio e i suoi spazi, mostrando vedute del giardino, della scalinata e del ninfeo, scorci di decori e affreschi delle sale del piano nobile ed una carrellata di alcuni pezzi facenti parte delle raccolte esposte.
Trascrizione completa del parlato
Palazzo Giovio, un tempo dimora dell’omonima famiglia, da oltre un secolo è sede del Museo Archeologico della città di Como.
L’edificio risale al tardo medioevo, subì alcune modifiche nel XVI secolo, e assunse l’aspetto attuale, nei canoni del barocchetto lombardo, nel XVIII secolo con la creazione di grandi finestre nella facciata e la loggia sopra al portone volute da Giovan Battista Giovio.
La tipologia oggi riconoscibile è quella a U, con un corpo centrale e da due ali laterali che formano una corte all’interno. Il quarto lato è definito dal terrapieno delle mura romane e medievali, sfruttato come giardino terrazzato. Anche la sistemazione del giardino con la scalinata e il ninfeo, risale agli ultimi decenni del Settecento.
Gli affreschi del piano nobile rispecchiano i gusti del Settecento: la “sala Perrone” è decorata con scene mitologiche tratte dai quadri di Giovan Battista Rodriguez, la “sala Barelli” è decorata da quadrature architettoniche realizzate da Giuseppe Coduri detto il Vignoli, e altre tele del Rodriguez sono collocate nella “sala Giovio”. La “sala delle nozze” conserva una serie di affreschi realizzati da Giovanni Battista Ronchelli.
Il museo venne inaugurato nel 1897 con raccolte eterogenee. La sistemazione venne ordinata progressivamente con l’aggiunta di nuovi spazi, tra cui ricordiamo il Museo Storico nel 1932, la Pinacoteca civica nel 1989; ma il museo è anche un istituto di ricerca, in continua attività sempre con nuovi progetti e idee.