Il successo di pubblico e di critica riscontrato nelle passate stagioni, le atmosfere speciali che si sono create dalla fusione tra la musica jazz e il contesto naturalistico e paesaggistico del parco della Villa del Grumello di Como, hanno spinto ad arricchire il progetto -ormai consolidato- dei matinée jazz domenicali con concerti serali, creando Villa del Grumello Jazz Festival, rassegna nata in particolare grazie all’impegno del direttore artistico Flavio Minardo.
Villa del Grumello Jazz Festival accoglie al Grumello tra giugno e luglio 2021 importanti musicisti del panorama nazionale e internazionale, proponendo anche seminari di approfondimento teorico e pratico - non solo jazz - e momenti di incontro e arricchimento aperti a tutti, a cura dei musicisti che si esibiranno nella rassegna serale o nei matinée.
Performance individuali, gruppi collaudati e formazioni inedite si alterneranno attorno al maestoso albero di cedro del Grumello, all’insegna della tradizione, della sperimentazione e delle contaminazioni creative.

Domenica 13 giugno
ore 20.45
Trio Jazz tra tango, fado e musiche del mondo
Arrigo Cappelletti (pianoforte)
Flavio Minardo (chitarra)
Fausto Beccalossi (fisarmonica)
Questa inedita e originale formazione riunisce tre musicisti che hanno collaborato a lungo e in diversi progetti e la cui insaziabile curiosità li ha portati nel corso degli anni, pur senza dimenticare la comune matrice jazzistica, ad aprirsi all’influsso delle più svariate musiche del mondo. Tango argentino e samba-cançao (Beccalossi), fado portoghese e romanza popolare russa (Cappelletti), musica indiana e flamenco (Minardo) si interano in questo concerto, in modo indiretto e filtrato, senza bisogno di citazioni esplicite. Il progetto che ne deriva fonde i differenti influssi musicali in un percorso autonomo e originale dal sapore lirico, colto, riflessivo, non senza guizzi e vampate di ritmica energia. Le composizioni, quasi tutte scritte da Cappelletti (ma alcune sono di Minardo), esprimono un jazz intenso, originale, mai di maniera e lasciano largo spazio all’improvvisazione e all’interazione fra i solisti.