Presentazione del libro
Luigi Amicone. L’anarcoresurrezionalista
venerdì 7 ottobre 2022, ore 20.45
Aula magna “Cometa”
interviene Emanuele Boffi, direttore del mensile “Tempi”, in dialogo con la giornalista Laura D’Incalci.

L’associazione “Alla ricerca del volto umano” e il mensile “Tempi”, in collaborazione con il Centro culturale Paolo VI ed “Esserci”, propongono la presentazione del libro Luigi Amicone. L’anarcoresurrezionalista (ed. Itaca), raccolta di scritti scelti, con la prefazione di Giuliano Ferrara.
A un anno dalla sua morte, avvenuta il 19 ottobre 2021, incontrare Luigi Amicone – inviato, direttore, notista politico, polemista, intervistatore, editorialista, cronista, perfino apologeta – diventa l’occasione per riscoprire la vita e il mondo di oggi in una nuova luce, oltre la cappa del pensiero unico, che tende a inglobare la realtà.
Per Amicone, fondatore e direttore del giornale “Tempi”, informare e giudicare i fatti significava, inevitabilmente, entrare in un dialogo battagliero con la mentalità dominante, «chiamare le cose con il loro nome».
Luigi Amicone è stato redattore del settimanale “Il Sabato” dal 1980 al 1983.
Numerosi i suoi reportages come inviato: a Belfast durante la guerra civile, che vede contrapporsi cattolici e protestanti; a Beirut nel conflitto libanese-siriano; nei Paesi dell’Est, dove intervista i principali protagonisti del crollo del comunismo (Havel, Walesa, Kwasniewski).
Nel 1991 è inviato di guerra in Croazia e in Serbia.
Intervista Yasser Arafat a Tunisi, è in Israele durante la guerra nel Golfo ed è tra i primi giornalisti italiani a svolgere un’inchiesta sull’Iraq del dopoguerra (dicembre 1991).
Scopre e pubblica alcune poesie inedite di Pier Paolo Pasolini (1992).
Fra i suoi libri si ricorda Nel Nome del niente. Dal ’68 all’80 ovvero come si uccide una speranza, con l’introduzione di Giovanni Testori, che riassume il drammatico e doloroso tragitto dall’ideologia distruttiva, che svilisce l’uomo, all’esperienza dell’essere figli, fratelli che nell’incontro con il Padre riscoprono l’originaria positività del vivere.
Amicone ha curato la postfazione di Hannah Arendt. Il pensiero secondo. Pagine scelte.