Sabato 8 febbraio la Compagnia Bellalabè presenta lo spettacolo teatrale Confine.
Lo spettacolo torna ad affrontare l’argomento dell’emigrazione, argomento già più volte affrontato alla Piccola Accademia, in considerazione della sua problematicità e dell’importanza sociale assunta dal fenomeno.  
Confine è un viaggio poetico attraverso le dinamiche dell’appartenenza e dell’esclusione all’interno di una piccola comunità, riflesso di tutta l’umanità.  Confine è ambientato su un’isola senza nome, ma che nomi potrebbe averne tanti: Lampedusa, Malta, Corfù… Un’isola sospesa nel tempo e nello spazio. E su quest’isola un migrante si nasconde, cercando di capire, cercando di raccontarsi e spiegare. Un migrante che – nientemeno! – si innamora, e vorrebbe poter vivere quell’amore in piena libertà. Uno straniero, sbarcato un giorno dal mare a sconvolger la terra, che parla tutte le lingue del mondo e non ha paura di niente.  Ride delle tragedie, squarcia il velo dell’ipocrisia e fa cadere tutti gli idoli, solo per rubare un bacio d’amore. Non gli sarà concesso, deve andare via. Ancora, seguendo il destino da cui le sue scarpe sembrano non poter deviare. Ma l’impronta sull’isola è rimasta, e forse provando a calcarla ci si rende conto che è la propria.

Testo e regia Caterina Piccione
Con Cosetta Adduci, Roberto Adduci, Virginia Adduci, Fabrizio Brambilla, Fabio Capriotti, Giuseppe Pira
Scene e costumi Giulia Carolina De Cesare
Fotografia Attilio Marasco